Il Centro Antartide, con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e con la collaborazione di un gran numero di istituzioni della nostra città, della Regione Emilia-Romagna e non solo, ha dato vita ad un progetto per Bologna che sta coinvolgendo da diversi mesi 21 delle nostre scuole pubbliche e l'Istituto Penale Minorenni Pietro Siciliani.
Simbolo dell'iniziativa è un immaginario cartello stradale ideato dal poeta Roberto Roversi dove si legge "Bologna città civile" e che dà nome al progetto stesso.
Bologna non si distingue più come un tempo per l'alto senso civico dei cittadini che oggi spesso fanno della maleducazione e della trasgressione delle regole uno stile di vita: rifiuti abbandonati fuori dai cassonetti, vandalismo, volgarità diffusa, guida prepotente se non aggressiva, schiamazzi notturni, bici sotto i portici, cani senza guinzaglio, parcheggi abusivi e chi più ne ha più ne metta. E' forse causa di tutto ciò un insufficiente numero di vigili e di forze dell'ordine, o non è piuttosto dovuto al fatto che i cittadini non sono più educati a rispettare l'ambiente comune? Indubbiamente le autorità potrebbero funzionare meglio se noi fossimo in grado di autodisciplinarci a cominciare dalle piccole cose.
Ciononostante, possiamo osservarlo, esiste una Bologna ancora civile che si impegna a favore della comunità, rispetta la città e gli altri con la semplicità dei corretti gesti quotidiani e piccole attenzioni alle persone e al patrimonio comune.
Facendo parte della redazione di Bandieragialla, nella doppia veste di giornalista e persona disabile sono stato invitato da Giampiero Mucciaccio del Centro Antartide a presentarmi davanti alla scuola elementare Don Milani per dimostrare alla classe 3^C, accompagnata dalla maestra Angela Gulizia, quali siano le barriere fisiche e psicologiche incontrate da una persona in carrozzina elettrica che voglia muoversi in autonomia nella città di Bologna.
Ha filmato e coordinato l'incontro Beba Gabanelli, giornalista che con i suoi interventi ha cercato di coinvolgere questi bambini di terza elementare affinché si mettessero nei panni di persone che vivono in condizioni diverse dalla loro.
La scuola elementare Don Milani si trova, insieme ad altri edifici scolastici, all'interno del parco della Lunetta Gamberini del Quartiere Savena. Il mio incontro con la classe è avvenuto all'aperto, con i bambini disposti in piedi intorno a me, curiosi ed attenti mentre Beba li sollecitava con domande e nel contempo riprendeva con una videocamera digitale.
L'interesse e le domande dei piccoli interlocutori andavano dalla carrozzella e le sue prestazioni alle mie attività relazionali, professionali ed anche sportive, avendo appreso, con loro grande meraviglia, che pratico l'hockey su carrozzina elettrica pur avendo scarsissime capacità motorie; hanno anche fatto domande sul mio lavoro e su come riesco a gestirlo e, relativamente alla mia attività di critico cinematografico, mi hanno chiesto se scrivevo anche su film d'animazione, e gli interventi si sono ulteriormente vivacizzati proprio su questo argomento.
Infine è stata fatta una passeggiata insieme per sperimentare le difficoltà incontrate durante il percorso. Ho fatto notare che per entrare nel parco ho dovuto compiere un lungo giro per trovare un ingresso accessibile, in quanto tutte le entrate esclusa una erano impedite da tornelli, restringimenti, buche ed altre barriere architettoniche banali ma decisive.
Per maggiori informazioni
www.centroantartide.it