Pubblichiamo di seguito il manifesto diffuso da numerose associazioni che a Bologna si occupano di salute, immigrazione e accoglienza in occasione della manifestazione "NOI NON SEGNALIAMO!" che si terrà martedì 17 marzo, alle ore 18, in piazza Maggiore a Bologna, per esprimere il proprio dissenso sull’emendamento che prevede il principio di segnalazione alle autorità per i pazienti immigrati irregolari che si rivolgono a una struttura sanitaria.
"L'emendamento che cancella il divieto di denunciare gli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie, contenuto nel “Pacchetto Sicurezza” e già approvato in Senato, è una norma contraria all'etica ed alla deontologia medica, al vincolo del segreto professionale ed al dettato costituzionale che tutela la salute individuale e collettiva. I nostri ospedali ed i nostri ambulatori offrono una garanzia di salute: sono luoghi di cura, non di discriminazione o delazione.
Se il “Pacchetto Sicurezza” sarà approvato, con l'entrata in vigore del reato di ingresso e soggiorno illegale, si configurerà di fatto l'obbligo di denuncia per gli stranieri non in regola che accedono al Sistema Sanitario, che per timore di essere identificati ed espulsi non si cureranno o lo faranno in strutture non riconosciute. I casi più gravi ricorreranno intempestivamente a cure d'urgenza presso il Pronto Soccorso, con conseguente peggioramento degli esiti in salute ed aggravio dei costi. Verrà così di fatto negato ad una categoria di individui il diritto alla salute, e ci si esporrà al rischio di diffusione di malattie che tipicamente attecchiscono e proliferano dove c'è emarginazione, povertà, mancata tutela di diritti fondamentali. Si rischia una sanità clandestina. Si rischia la perdita del controllo sanitario. Si rischia, soprattutto, una deriva dello stato di diritto.
Non possiamo rimanere inerti di fronte a norme di stampo chiaramente discriminatorio e razzista. Non vogliamo giungere all'obiezione di coscienza, vogliamo che tale emendamento venga cancellato. A sostegno di ciò si è da tempo formato un fronte ampio, trasversale alle ideologie, che accomuna realtà diverse tra loro (Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, Medici Senza Frontiere, Federazione Nazionale Ordini dei Medici, Federazione Italiana Collegi Infermieri, Osservatorio Italiano Salute Globale, Federspecializzandi, associazioni di volontariato ecc.).
Come associazioni del settore, attive nel territorio di Bologna, rivolgiamo il nostro appello:
- ai senatori e deputati della Regione Emilia Romagna, affinché in sede di ulteriore dibattito parlamentare si oppongano con ogni mezzo all'approvazione definitiva dell'emendamento;
- alle istituzioni locali e regionali, affinché si impegnino in iniziative concrete per prevenire e contrastare, nell'ambito della propria autonomia e competenza, gli effetti ingiusti e dannosi della norma.
Invitiamo inoltre gli operatori sanitari, le associazioni di volontariato e di migranti, e tutti i cittadini a manifestare la propria opposizione al provvedimento".
Associazione Sokos; Salute Senza Margini; AsSpeBo (Associazione Specializzandi Bologna); Federspecializzandi; Gruppo Prometeo (Facoltà di Medicina e Chirurgia); Coordinamento Migranti Bologna; Avvocato di Strada ONLUS; Associazione Amici di Piazza Grande ONLUS; Emergency Bologna; Fisioterapisti Senza Frontiere; AIFI Associazione Italiana Fisioterapisti - Emilia Romagna; AMISS (Associazione Mediatrici Interculturali Socio-Sanitarie); Ya Basta Bologna;CGIL Bologna; GrIS Emilia Romagna.
Per informazioni:
Chiara Bodini, associazione Sokos - chiarabodini@hotmail.com
Tel. 328/755.46.98
Sara Giordani, associazione Sokos - sara.giordani@gmail.com
Tel. 335/694.40.26
Noi non segnaliamo! Le associazioni manifestano contro l'obbligo di denuncia per i medici
Articolo scritto da rossella_vigneri Giovedì 12 Marzo 2009
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